“Open Jazz”: da Zō, John Greaves e Annie Barbazza, la bellezza della musica senza tempo tra storia e talento

Torna da SpiaZo, il palcoscenico all’aperto di Zo Centro Culture Contemporanee di Catania, la rassegna estiva Open Jazz dedicata alle musiche di confine. Due gli ospiti d’eccellenza per il concerto d’esordio 2024, in calendario mercoledì 3 luglio, alle 21: il musicista gallese John Greaves alla voce e al pianoforte e l’italiana Annie Barbazza, alla voce e chitarra. La serata musicale sarà aperta dalla performance al pianoforte di Elpidia Giardina. Greaves e Barbazza portano sul palco, il repertorio del leggendario musicista gallese e i brani di Annie prestando particolare attenzione alle trascrizioni in musica di poeti come Joyce, Thomas, Verlaine.〰️

John Greaves, classe 1950, è una figura leggendaria nella scena avant/prog internazionale e in quella che viene chiamata la Scuola di Canterbury. Fondatore degli Henry Cow in cui aveva il ruolo di bassista, pianista e compositore, lasciò la band per unirsi a Peter Blegvad degli Slapp Happy: i due diedero alle stampe il capolavoro “Kew. Rhone” del 1976. La sua fenomenale carriera lo ha portato a collaborazioni leggendarie tra le quali spiccano il sodalizio con Robert Wyatt, Soft Heap, Elton Dean Band, Mike Oldfield, Brian Eno, David Cunningham, Michael Nyman, Carla Bley, Michael Mantler, Jack Bruce, Link Wray, e altri tra cui la collaborazione con la North Sea Radio Orchestra nel progetto “Folly Bololey” e con l’astro nascente della scena avant/prog Annie Barbazza. Grande successo di critica hanno avuto “The poet’s game”, i cicli di canzoni scritti da Greaves basati sui testi di poeti come Joyce, Verlaine, Thomas, Swinburne, Blegvad, brani nei quali la melodia lascia spazio ai testi, cantati in tre lingue (francese, inglese e italiano). Un omaggio a Franco Battiato e ai grandi cantautori italiani come Claudio Rocchi fanno cameo in uno spettacolo che ha conquistato i principali teatri europei, uno spettacolo di piacevole fruizione e di grande impatto emotivo.
Nel 2019 Greaves ha chiamerà l’allora 26enne Annie Barbazza, milanese di nascita e piacentina di formazione, innato talento musicale astro nascente della scena avant/prog internazional,e come voce solista in “Folly Bololey”, progetto che rivisita il mitico album “Rock Bottom” di Robert Wyatt. L’opera diviene un album segnalato tra i più importanti del 2019. E ancora con Annie Barbazza Greaves dà vita a “The Poet’s Game” uno spettacolo raffinato che ha avuto successo in Europa. Alla fine dello scorso anno l’etichetta piacentina Dark Companion ha pubblicato l’album dal vivo “Eartly Powers” in cui Greaves e Barbazza esaltano la bellezza della musica senza tempo e scevra dai diktat del mercato discografico.

L’oggi 31enne Annie Barbazza, ha iniziato la carriera giovanissima come batterista in una band progressive mentre studiava pianoforte al Conservatorio Nicolini di Piacenza. Il suo talento venne scoperto da Greg Lake (King Crimson, Emerson Lake & Palmer) che la incoraggiò ad approfondire la ricerca vocale e compositiva e la volle sul palco, appena diciottenne. Lake stesso inventò uno show per lei, “Annie’s Playlist”, dove la giovane polistrumentista italiana esplorava i classici della musica che hanno avuto un ruolo importante nella sua formazione artistica: dai Beatles a Nick Drake, dai King Crimson ai Residents passando per Brian Eno e Claudio Rocchi. Lake concepisce il progetto “Moonchild” e ne produce il disco, una rivisitazione in chiave minimale e contemporanea dei brani storici e iconici di Emerson, Lake & Palmer e dei King Crimson, arrangiati per pianoforte e voce. Il disco divenne un successo internazionale sia di critica che di pubblico. Dopo aver iniziato la collaborazione con John Greaves nel 2020 Barbazza ha pubblicato il primo album solista “Vive”, un viaggio intimo in cui si mette a nudo, mostrando potenzialità inattese, album che ha recensioni a 5 stelle in tutto il mondo. Quest’anno la Dark Companion ha pubblicato il capitolo n. 3 di “Annie’s Playlist” “The streaming concerts”.

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